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Viaggio inserito da Admin il 02/10/2010
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Titolo Weekend all'oktoberfest di Stoccarda
Durata in Giorni 4
Tipologia
Mezzo Aereo
Destinazione Stoccarda
Partenza Pescara
Data Partenza 01/10/2010
Data Arrivo 04/10/2010
N° Persone 4
N° Mezzi 1
Organizzatore Singoli
Descrizione
Le due cose che mi mettono più ansia quando devo partire per un viaggio, anche se breve, sono il non svegliarsi in orario e il timore di dimenticare qualcosa. In questa occasione si aggiunge anche l'ansia di prendere un volo ( di solito viaggio sulle strade asfaltate e non sulle nuvole ), insomma c'erano tutti gli elementi per farmi passare la notte prima della partenza insonne, e invece complice la stanchezza e l'ora tarda dormo beatamente (anche se solo 3 ore). Sveglia alle 5, alle 6 in punto, come da accordi, sono a casa di Luigi, alle 6 e 30 da Cristian, 6 e 45 in aeroporto ad aspettare Armando, Diego, Antonio, Carletto, Dario e Marta, e cioè tutti i miei compagni di viaggio. Sono sorpresi dal fatto che io sia stato stato così puntuale (li capisco, non lo sono mai). Anche l'aereo è puntuale, il controllo dei bagagli e veloce e così alle 8 e qualche minuto si decolla. L'accelerazione di un aereo in partenza è impressionante, anche più di quella di cui è capace la mia pur velocissima moto. Vediamo la terra e il mare dall'alto solo per brevi tratti , per il resto passiamo sopra uno scenografico tappeto di nuvole che diventano più dense e scure proprio nell'avvicinarsi all'aeroporto di Francoforte. Atterraggio perfetto e in orario con applauso dei passeggeri ( Luigi mi dice che è tipico dei viaggiatori italiani), Le nuvole adesso le vediamo dal basso e sono molto meno scenografiche, pur non scaricando pioggia coprono il sole facendo rimanere la temperatura abbastanza bassa. Il tempo di trovare le 2 auto prese a noleggio e partiamo per fare i 260 km che ci separano da Stoccarda. Le nuvole per fortuna cominciano a diradarsi facendo apparire il sole, non c'è da fidarsi perché da queste parti il tempo cambia continuamente ma intanto possiamo fare qualche bella foto e approfittiamo anche per una pausa pranzo. In un area di servizio lungo L'autostrada ci deliziamo con i tipici maxi wurstel tedeschi (tranne Diego che non li mangia) e contorni vari, tutto molto buono. Arriviamo all'hotel di Stoccarda alle 15 e 30, lo stabile non e male e le stanze sono grandi e pulite ( nella mia per la verità  si sente puzza di fumo, ma non importa ). Breve pausa per sistemare bagagli e riportare in vita articolazioni e muscoli vari ( tra aereo e macchina siamo seduti da 6 ore) e poi si va alla festa. Per arrivarci prendiamo un bus e 2 treni locali con fermata proprio nei pressi dell'ingresso della manifestazione, ci accorgiamo di essere arrivati incontrando le prime persone allegre (sbronze) e con souvenir al seguito (bottiglie di birra), la festa si svolge in enorme parco divertimenti con giostre e fun-machine di ogni tipo, i grandi capannoni in legno che ospitano gli stand delle varie marche di birra sono all'interno di questo parco. All'interno di questi - strapieni di gente-c'è un confusione infernale,c'è la musica dal vivo, ci sono le donne che servono i manichini di birra da un litro( portandone fino a dodici per volta) che passano continuamente avanti e indietro , gente che balla sui tavoli, sulle sedie e su qualsiasi altra cosa dove si può salire. Ne visitiamo alcuni ma poi per sederci ripieghiamo su un piccolo chiosco all'esterno tanto per fare un cena in stile festa ( wurstel, stinco di maiale, patate e ovviamente birra). Un bel pò di foto e di riprese per catturare le mille migliaia di colori che ci circondano e poi verso le 11 si torna in hotel, più tardi di quest'ora non troveremo più mezzi pubblici e siamo a 10 km di distanza. E stata una bella giornata, ma molto faticosa e quindi una sana dormita e quello che ci vuole per riprendere vitalità , buonanotte, vi aggiorno sul diario di domani.

Diario di Viaggio
02/10/2010

      
      
      

Ci svegliamo e vediamo dalla finestra le strade ancora umide della pioggia caduta la notte precedente, sarà  meglio attrezzarsi adeguatamente per uscire. Per fortuna k-wai e maglia pesante saranno inutili, la giornata scorrerà  piacevolmente tra sole e qualche nuvola provvidenziale a far da ombrellino. Io esco più tardi degli altri perché rimango a scrivere sul mio portatile la giornata di venerdì da pubblicare su questo sito. raggiungo il gruppo, che nel frattempo è andato a visitare il museo porsche, verso ora di pranzo e torniamo nel parco festa. Pensavo non fosse possibile trovare più gente e confusione della sera precedente; mi sbagliavo, sembra di essere in un formicaio, con la differenza che queste "formiche" anzichè molliche di pane trasportano litri di birra (cadauno). Ci sediamo a delle panche sistemate fuori da un stand (per entrare all'interno ci vorrebbe la protezione civile) e li rimaniamo fino alle 4 mangiando pollo allo spiedo, alcuni, mentre altri ordinano il bruthwurstel che e quello più caratteristico tra i vari tipi di salsicciotto tedesco. Il colore di questo wurstel è sul bianco-anemico e il sapore.................lasciamo stare.
Ci dirigiamo verso il centro della città  per visitarla e così arriviamo alla sera passeggiando per Stoccarda e facendo del mini-shopping (non possiamo portare quasi nulla, oltre a quello che abbiamo, sull'aereo).
La nostra serata si conclude con una specie di caccia al ristorante, visto che in giro troviamo solo kebab, pizzerie (io per la verità  un trancio di margherita l'avrei anche preso, ma poi vengo preso in giro per diversi mesi), bar che al più fanno qualche insalata e locali turchi. Alla fine un ristorante classico lo troviamo e anche se dobbiamo aspettare che si liberino dei posti ne vale senz'altro la pena. Il locale si chiama "blockhouse" e rimane di fronte alla stazione centrale dei treni, carne di manzo, insalate miste (ma proprio miste, cè di tutto) antipasti, piatti di pesce e l'immancabile birra, tutto di alta qualità  ed a un prezzo giusto in ambiente moderno e gradevole, consigliato vivamente a chi si trovasse a passare da queste parti.
Un pò di conversazione per finire le birre e alle 11 ripartiamo per l'hotel, poco dopo mezzanotte siamo già  a letto; domani sarà  l'ultimo giorno di permanenza qui e ci vogliamo arrivare freschi e riposati. Buonanotte e a domani

03/10/2010

      
      
      

A darci il buongiorno stamattina e uno splendido sole, ancora basso (usciamo alle 9 e30 dall'hotel) ma già  capace di scaldare l'aria e il nostro umore. Una foto alle scie degli aerei che disegnano linee bianche nell'azzurro del cielo e siamo pronti per uscire. Il gruppo si divide, tre irriducibili ritornano alla volksfest (è questo il nome ufficiale della festa), altri sei optano per una visita più estesa alla città . Io sono fra questi ultimi, prima tappa e il grande parco che si estende alle spalle della stazione centrale D.B. (le nostre F.S. per intenderci). Il parco è invaso da manifestanti che protestano contro l'abbatimento di una parte della vecchia stazione per far posto a un nuovo e moderno edificio. lo stile della protesta sembra pacifico e colorato con strutture e composizioni fantasiose e originali( tra cui una specie di piattaforma sui rami di un albero- abbastanza alto- dove bivaccavano alcuni ragazzi, e lumini disposti a disegnare forme delle più varie sui prati). Cambio idea sulla natura pacifica della protesta quando, dopo aver attraversato il grande parco, trovo schierati decine e decine di poliziotti che stanno montando barriere metalliche a delimitare l'area interessata dai lavori. Ci allontaniamo dal posto perché la situazione potrebbe degenerare velocemente e non vorremmo essere coinvolti in qualche guerriglia urbana, i conflitti sociali tedeschi li lasciamo ai ..........tedeschi. la mattinata scivola via rapidamente e lo stomaco comincia a far di tutto per suscitare attenzione (brontolii e crampi). Ho un enorme rispetto per gli organi del mio corpo e quindi decido, insieme agli altri, di metter fine ai lamenti entrando in un ristorante. Ordinare un piatto avendo di fronte un menù scritto in tedesco e in inglese diventa una questione di c.... pardon ...di fortuna. Non ho letto il mio oroscopo del giorno (in tedesco poi), ma evidentemente mi preannunciava scelte azzeccate visto che il piatto che abbiamo preso, e si un miscuglio di decine di sapori diversi (insalata verde, rossa, pezzi di tacchino, frutta, salsa allo yogurt e altro) ma è veramente squisito. il locale è tranquillo e accogliente e cosi rimaniamo a conversare per un pò finendo per disquisire di olio d'oliva (sarà  la nostalgia). Carletto ne è un produttore esperto e competente così ci spiega caratteristiche, varietà  e metodi di molitura. E ora di raggiungere i tre "festaioli" quindi con un tram che accede direttamente nell'area (suggerito da Luigi) torniamo a compattare il gruppo ed entriamo in uno degli stand. Qui troviamo diversi posti liberi e finalmente possiamo goderci l'atmosfera gioiosa e amichevole della manifestazione in un contesto sicuramente più vivibile dei giorni precedenti. Il pomeriggio scivola tra boccali di birra ( molti) e pietanze varie, Carletto riesce a conquistarsi la simpatia di un intera famiglia di tedeschi, marito, moglie, la loro figlia di cinque anni e nonna sono trascinati a turno dal nostro in balli e brindisi. Sapevo che i tedeschi sono grandi bevitori di birra, quello che non sapevo e che cominciassero molto presto, alla bambina infatti viene dato (dalla Mamma) un boccale di birra da 0,4 litri che la piccola svuota in poco più di mezz'ora (!!!). Scambio di baci e di indirizzi e-mail al momento dei saluti tra Carlo e l'alcolica famiglia con gli altri ragazzi che cominciano a dare segni di disconnessione e il sottoscritto che si beve due manichini da un litro in poco tempo (mai successo prima, al massimo una 0,3 con la pizza o gli arrosticini) rendono l.idea di come sia facile lasciarsi trascinare dalla contagiosa atmosfera di questo evento. Rimaniamo sul posto fino alle 9 di sera ma poi, con un pò di tristezza, dobbiamo tornare all'hotel, per essere puntuali all'aeroporto la sveglia suonerà  alle 4 e 30. Sul diario di domani troverete i saluti e delle altre foto, per ora una buonanotte a chi legge e alla mia Italia.

04/10/2010

      
      
      

Non sono abituato ad alzarmi cosi presto (4 e 30) ma non possiamo rischiare di perdere l'aereo (che parte a 260 km da qui). Sono puntualissimo al briefing pre- partenza, ma poi c'è qualche minuto di panico, su tre navigatori satellitari solo il mio ha in memoria la destinazione. Di solito questi strumenti sono precisi e affidabili ma e buona abitudine programmarne più di uno, per riscontro. Dopo pochi km capiamo di essere sulla strada giusta e quindi possiamo rilassarci. Questo equivale, per chi non guida, a scivolare in un sonno profondo interottto solo dalla sosta-caffè. Arriviamo in orario e una volta riconsegnate le auto ci mettiamo in fila per il controllo bagagli. L'aeroporto di hanhn (Francoforte) e immerso nella nebbia, esattamente come quando siamo arrivati, evidentemente la zona e un equivalente teutonico della nostra Pianura Padana. Dopo un paio di minuti dal decollo però la nebbia la guardiamo dall'alto e dopo un ora e 40 minuti siamo già  arrivati a Pescara. La nostra breve avventura in terra germanica finisce alle 12, è una giornata calda e luminosa nella nostra città  e questo ci aiuterà  a "rientare" nella nostra vita normale con animo positivo. E stata una bella esperienza che ci ripromettiamo di vivere ancora in futuro, per ora ci godiamo i freschi ricordi e il materiale foto e video digitale che abbiamo prodotto. Un arrivederci, su queste pagine, al prossimo viaggio.